venerdì 18 aprile 2008

LAVORI USURANTI



Lavori usuranti, nuovo scontro

Linea dura di Confindustria sul decreto legislativo che il Governo sta preparando per esercitare la delega sui lavori usuranti (che scade il 31 marzo). Il provvedimento messo a punto dal ministero del Lavoro viene definito da Alberto Bombassei, vicepresidente di Confindustria per le Relazioni industriali, «elettoralistico» nel suo tentativo di «far saltare il tetto al lavoro notturno».«Dopo tre mesi di silenzio, il ministero del Lavoro, a pochi giorni dalla sua presentazione al Consiglio dei ministri, ci ha fatto vedere un testo molto diverso da quello che avevamo discusso nell'ambito dell'Osservatorio che avrebbe dovuto varare questo importante provvedimento», ha spiegato ieri in una nota Bombassei.Il ministero, sottolinea il vicepresidente di viale dell'Astronomia, con il consenso dei sindacati si è inventato una nuova soluzione, difficilmente giustificabile sulla base della legge delega, che in sostanza riconosce a tutti i lavoratori che, a turni, svolgono lavoro notturno, il beneficio di un anticipo del diritto al pensionamento. «Affermare che rientri nel concetto di lavoro usurante anche chi fa 64 notti l'anno – aggiunge Bombassei – non ha alcun riscontro con i parametri che erano stati previsti dal Protocollo sul Welfare del luglio scorso». La logica sostenuta dal ministero di aver voluto "spalmare" su un maggior numero di lavoratori il beneficio pensionistico, continua il vicepresidente di Confindustria, ha solo un valore elettoralistico, mentre la corretta applicazione dei criteri del Protocollo e della legge di delega avrebbe dovuto portare a riservare ai soli lavoratori effettivamente esposti a maggior disagio questo intervento agevolativo. «Aver abbandonato un criterio rigoroso già delineato dalla legge sull'orario di lavoro (le 80 notti) e aver aperto a criteri che non hanno riferimenti oggettivi se non la sola volontà di allargare la platea dei beneficiari – conclude Bombassei – potrà creare nuove situazioni di contenzioso sindacale in sede aziendale, ed espone i conti pubblici a gravi rischi, in quanto ogni previsione risulta, a questo punto, scarsamente attendibile».Poche ore dopo da Macerata lo stesso presidente di Confindustria, Luca Cordero di Montezemolo, ha puntato l'indice sull'urgenza «assai sospetta» con cui «si vuole procedere per la definizione dei lavori usuranti. Si propone una interpretazione molto lontana dalla legge delega che – secondo Montezemolo – rischia di ampliare a dismisura la platea di chi potrà anticipare l'età della pensione». Per sicurezza e lavori usuranti il numero uno di Confindustria auspica «seri ripensamenti nell'interesse generale. La fretta e le sirene della campagna elettorale sono evidentemente dei cattivi consiglieri».Sulla partita dei lavori usuranti oggi pomeriggio farà probabilmente il punto il ministro del Lavoro, Cesare Damiano, nel corso di una conferenza stampa di presentazione dei voucher in agricoltura. Fonti del ministero smentiscono tuttavia un'imminente presentazione del decreto sugli usuranti in Consiglio dei ministri.Chiede invece di accorciare i tempi Morena Piccinini, segretario confederale Cgil. «Il decreto va fatto – incalza la sindacalista – inserendo tra gli usuranti i turnisti, come da nostra espressa richiesta». (En.Ma.)